Magazine, Novità dal mondo del vino

A Nemi l’evento Borgo Divino è stato palcoscenico di vini buoni

BORGO DIVINO – NEMI 2024

Si è appena conclusa l’ultima edizione di Borgo Divino a Nemi e noi di Stappando non potevamo non esserci!
Il nostro obiettivo oltre a salutare vecchi amici e riassaggiare calici ben noti è di scovare chicche e nuovi prodotti per una proposta on line sempre in continuo aggiornamento.

In primis, plauso alla location perché Nemi è veramente una perla dei Castelli Romani, affacciata sul lago omonimo vanta uno dei panorami più belli della zona ed un borgo romantico e fuori dal tempo che ospita perfettamente eventi e rassegne dove vicoli e piazzette sembrano disegnati appositamente per ospitare stand e visitatori.
La manifestazione è durata tre giorni, dal pomeriggio di Venerdì 13 a tarda sera di Domenica 15 Settembre 2024, con comodo servizio navetta visto che il parcheggio, non solo a Nemi ma in generale in zona Castelli Romani, può rappresentare un disagio.

L’entrata, al costo di 18 euro, prevede 8 assaggi e c’è possibilità di acquistare in loco piatti tipici e snack per accompagnare i calici.
L’organizzazione è ben strutturata, dal portacalici brandizzato all’app per scaricare gli assaggi, alle indicazioni chiare per arrivare e per pagare il biglietto anche in anticipo online evitando la coda in cassa.
Gli stand si snodano lungo le vie del borgo senza una distinzione territoriale, troviamo cantine di varie regioni susseguirsi forse proprio in ottica di continuità come a voler suggerire che il vino unisce piuttosto che rimanere confinato in limiti spaziali.

Il pomeriggio di sabato è forse il momento clou in termini di presenze, molti i visitatori curiosi che si destreggiano tra i vari banchi per un assaggio senza però dover fare lunghe code – e qui un grazie va ai sommelier e produttori che si sono avvicendati sempre con un sorriso in questa lunga maratona di assaggi – come spesso accade in questo tipo di eventi.
Accanto a cantine ben note come il solido Casale del Giglio o la blasonata Casa Divina Provvidenza troviamo interessanti scoperte che ci incuriosiscono come la frizzante Nina Trinca o la dinamica Tenuta Iacoangeli.

 

Assaggiamo molte novità che ci solleticano il palato, come il ben bilanciato Grechetto di Nina Trinca con cui abbiamo aperto la rassegna o il “Pajone” Cerasuolo d’Abruzzo di Terre di Masciulli dalle spiccate note minerali che richiama all’assaggio la croccantezza degli acini d’uva.

Vale il prezzo del biglietto l’assaggio di Riserva 1571 prodotta con uve Cabernet Franc e Petit Verdot di Tenuta Iacoangeli. Interessante già al naso esplode poi all’assaggio, note balsamiche che si amalgano perfettamente a sentori più speziati, ottima persistenza e finale lungo morbido mai cupo che avvolge fino all’ultimo sorso.
Un ottimo rosato prodotto con uve di Troia vivace cantina Agresti ci stupisce piacevolmente, le note fresche e minerali lo rendono ottimo come aperitivo o su antipasti di pesce.

Forse ci saremmo aspettati di trovare più cantine laziali, più vini prodotti con vitigni autoctoni o di zona che celebrassero i castelli Romani visto l’ottimo lavoro che i produttori laziali stanno svolgendo per riabilitare il vino locale fuori regione.

Il nostro bilancio è decisamente positivo, è stata occasione per rivedere vecchi amici e conoscerne di nuovi, peccato – e qui dobbiamo essere onesti – che alle 21.00 di Sabato sera molti stand avessero già finito il vino rosso e quindi non abbiamo avuto occasione di fare gli ultimi assaggi… sarà motivi di venirvi a trovare in cantina!

Buona stappata a tutti!

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