Dal sommelier, Magazine

Auguri, mamma!

Fiori e dolci, certamente regali graditi  ad ogni mamma che gioisce nel festeggiare questa ricorrenza con i propri figli…e allora perchè non regalare una deliziosa bottiglia di vino prediligendo quelle etichette che riecheggiano temi raffinati e femminili o che incuriosiscono per vitigni delicati ed eleganti?

Regalare vino è sempre un gesto di grande convivialità dove il tema della condivisione si unisce alla voglia di assaporare gusti nuovi o conosciuti insieme alle persone che si amano e con le quali ci si appresta a vivere momenti di spensieratezza ed euforia.

Pensiamo a che tipo di vino ama assaporare la nostra mamma, che tipo di profumi e note gradisce maggiormente, se ama più i raffinati bianchi o gli intensi rossi e proviamo a cercare per lei la giusta etichetta!

Se ci orientiamo sulle bollicine suggerirei un elegante rosè come il ‘Dubl’ Metodo Classico di Feudi di San Gregorio che utilizza uve Aglianico in purezza dove le note più fruttate di fragola e ciliegia si legano a sentori di lieviti e di erbe mediterranee con un finale elegante e persistente. E’ uno spumante brut che si abbina meravigliosamente non solo a piatti di pesce ma anche alla cucina orientale.

Tra i vini fermi bianchi propongo un delizioso vermentino toscano dal nome irriverente e guascone, ‘La Pettegola’ di Banfi nei formati 0,75 o 0,375 che sa solleticare il palato con una viva nota fresca e sapida e si fa ricordare per la buona persistenza. E’ un vivace esempio di come il vermentino – eccellente vitigno che trova le proprie zone di elezione in Sardegna, Liguria e Toscana con chiare e nette differenze tra i vari cloni – possa rendere omaggio alla straordinaria Toscana dove i vini rossi offuscano, ahimè, la scena penalizzando interessanti vini ed autoctoni vitigni.

Quando spesso mi chiedono quale vino rosso regalare tendo a suggerire etichette morbide e rotonde, non troppo strutturate che possano trovare facili apprezzamenti come un vivo Aglianico, un corposo Barbera o un profumato Ripasso della Valpolicella… ma oggi usciamo dagli schemi e proviamo ad inserire in questo poker di assi un intenso Nerello Mascalese ed in particolare lo straordinario ‘Eruzione 1614’ della celebre cantina Planeta.

Il Nerello Mascalese è un vitigno autoctono siciliano purtroppo non così conosciuto e diffuso come meriterebbe che incarna lo spirito della terra in cui viene allevato, corposo e robusto ma anche equilibrato e persistente, sentori di erbe mediterranee si amalgamano a note speziate e di sottobosco con un finale lungo ed elegante. 

Un vino eccellente a memoria della terribile eruzione che distrusse nel 1614 buona parte dei vigneti alle pendici del vulcano.

Infine, chiudiamo con un raffinato passito delle Lipari che delizia il palato con una dolcezza mai stucchevole ed un vibrante bouquet di frutta disidratata e piante officinali.

La cantina Hauner realizza un meraviglioso passito da uve Malvasia delle Lipari e Corinto Nero che si abbina in maniera sublime alla deliziosa pasticceria delle atradizione siciliana ma anche a dolci tipici delle nostre tavole. In particolare la nota dolce ma bilanciata da struttura e freschezza lo rendono adatto anche a formaggi semistagionati.

L’occasione ci è gradita per i migliori auguri a tutte le mamme!

 

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