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Confidenze tra amiche…e tra calici!
Finalmente la primavera è arrivata, la voglia di organizzare serate e momenti con le amiche è tornata e quale occasione migliore per organizzare una “breve carta dei vini per le amiche”?
L’idea nasce dalla curiosità di capire se effettivamente alcuni vini si prestino meglio ad un palato femminile, se alcune sfumature magari più aromatiche si adattino maggiormente ad un pubblico che cerca nel vino componenti più morbide e meno austere.
Sdoganando l’idea che le donne siano bevitrici – quasi – esclusivamente Sauvignon e Gewurztraminer (potremmo parlarne per ore…) mi diverte provare a trovare alcuni vini che possano suscitare interesse ad assaggiarlo o a regalarlo magari per il compleanno dell’amica.
Inizio con un rosato, sono una grande sostenitrice dei vini rosati purchè dotati di personalità, perchè li trovo di carattere e molto versatili.
Il Kius di Marco Carpineti è un esempio di come uno spumante brut rosè possa dare il meglio se prodotto in maniera eccellente, magari recuperando vitigni storici ormai in disuso. Prodotto infatti con il Nero Buono secondo il metodo Classico prevede una pigiatura soffice degli acini, breve fermentazione in acciaio a temperatura controllata dando così vita ad un eccellente spumante dal perlage fine e persistente, sentori di piccoli frutti rossi e l’inconfondibile nota di pan brioche.
Proseguiamo il viaggio con Latour di Sergio Mottura, splendido esempio di Grechetto fermentato in barriques di rovere francese. Alla vista si presenta dal giallo dorato intenso, ha un impatto olfattivo elegante e complesso, con sentori di frutta bianca, agrumi, burro fuso e nocciola. Un vino decisamente di corpo, morbido e piacevolmente fresco con finale persistente di frutta e vaniglia.
Abbiniamolo a piatti decisi ma non invasivi per non sovrastare la personaliità di questo vino, ad esempio un piatto di pollo al curry o una zuppa di pesce
Come dicevano i latini “in nomine omen” e da qui… La Pettegola e La pettegolina (0,375 ml) della cantina Banfi. Vino fresco, vivace, beverino, perfetto sulle tavole estive o per un brindisi tutto al femminile!
I classici finger food e tartine sono un connubio perfetto per un aperitivo non impegnativo ma senza margini di errore.
…E se le amiche sono fedeli ai sentori fruttati e floreali? Non possiamo sbagliare se scegliamo Elena Walch ed il suo “Cardellino”!
Maturato sulle fecce e poi affinato per un 15% in barrique per 5 mesi.
Il risultato è un vino di grande personalità, fruttato ma anche minerale e sapido. Perfetto su risotti di pesce, formaggi freschi o carni bianche anche accompagnate da salse.
Infine chiudo con due rossi che consiglio vivamente di assaggiare, entrambi di carattere ma anche rotondi e morbidi al palato, dove il tannino non emerge ma viene assolutamente integrato con il corredo olfattivo e gustativo.
Parliamo della Barbera d’Alba “Valletta” di Claudio Alario, magnifico esempio di barbera vinificato in purezza da vigne di oltre 60 anni; ormai questo vitigno non è più considerato alla stregua di un vino da tavola ma ha riacquistato negli anni il proprio posto nella scena ampelografica e viticola del panorama internazionale.
In questo vino predominano note di confettura di frutti rossi, molto interessante al palato e dalla persistenza notevole.
Infine nota di merito al Negramaro “fish” della cantina Teanum, macerato per 7 giorni a una temperatura di 5°C per poi essere trasferito in botti di acciaio per 20 giorni a una temperatura di 21°C. Il risultato è una vino dall freschezza inconfondibile che lo rende perfetto – ebbene si! – su un grigliata di carne o su una cacciucco!
Non mi resta che augurarvi buona stappata…ed al prossimo articolo!