Dal sommelier

Che profumo ha il vino?

Amo le domande aperte ma questa forse lo è troppo.

Provocatoriamente il titolo ci rimanda ad un tema talmente attuale vista la sempre più frequente curiosità che si va sviluppando attorno al mondo dell’enologia che non potevo rimandare un  argomento che si presta a diverse riflessioni.

Sempre più spesso si sente discorrere di sentori dei vini, aromi, caratteristiche di vitigni, qualità organolettiche e sempre più frequentemente si associano peculiarità olfattive – e talvolta anche gustative – a dei particolari vini andando quindi ad identificare in quella tipologia tutti i vini prodotti con quel vitigno. Ad esempio, con la definizione di “vino profumato” si tende a comprendere tutti i Gewurztraminer esistenti o i Sauvignon andando ad appiattire grossolanamente il corredo organolettico che appartiene non a tutti i Sauvignon ma a QUEL Sauvignon.

Il vino è il risultato dello straordinario lavoro che inizia in vigna, prosegue in cantina e termina sulle nostre tavole ed è impensabile attribuire esclusivamente al vitigno le caratteristiche del vino che ci agganciamo a degustare. 

Certamente esistono i vitigni aromatici – ne parliamo approfonditamente in questo articolo (link qui) – che si contraddistinguono per l’eccellente bouquet olfattivo che spazia da note più fruttate come nel caso del Gewurztraminer a sentori più floreali come nel caso del Moscato ma non sono gli unici vini che possono regalarci profumi sensazionali.
Ogni vino ha un profumo, dato dal vitigno certamente ma anche dal metodo di lavorazione e affinamento, dalla filosofia del produttore che lo rende unico alla vista, all’olfatto e al gusto.

L’Alto Adige è uno dei territori più vocati alla produzione di Gewurztraminer come nel caso della cantina storica K. Martini e Sohn che producono eccellenti vini dal 1979. Il loro Gewurztraminer è contraddistinto da una buona struttura e una nota più sapida, perfetto come aperitivo ma anche a tutto pasto.

Il Sauvignon rientra tra i vitigni semiaromatici ed è contraddistinto da netti sentori di foglia di pomodoro e frutta tropicale. La cantina Castello di Spessa ne fa un’interessante interpretazione, buona persistenza ed un colore giallo paglierino intenso e brillante.

Ovviamente anche i vini rossi possono definirsi profumati, spesso il richiamo a piccoli frutti di bosco, a fragole e ciliegie li rendono godibili senza necessità di lunghi affinamenti.

Il Lambrusco di Sorbara frizzante ‘Vigna del Cristo’ della cantina Cavicchioli è un intenso esempio di vino rosso morbido e fresco con una deliziosa nota sapida che chiude sul finale

Chiudiamo con il dolce, con il meraviglioso e forse non apprezzato come meriterebbe Brachetto d’Acqui. Eccellente vitigno, intenso, delizioso nel calice.

La cantina Braida produce il Brachetto d’Acqui DOCG dal 1967 lavorando le uve in vasche di acciaio per la fermentazione e macerazione delle bucce a temperatura controllata per 36-48 ore. Passaggio in autoclave per la presa di spuma. Sapore dolce, morbido, delicato, frizzante, suadente, con lunga persistenza aromatica. Accompagna fragole, frutti di bosco, come può armonizzarsi anche con la frutta secca.

L’abbinamento più tradizionale, con il dessert a fine pasto o metà pomeriggio, è con la pasticceria secca e con i dolci da forno, dal panettone natalizio alle crostate.

Forse più correttamente si dovrebbe parlare di vini aromatici e non profumati, divertiamoci a scoprire il profumo di ogni vino che degustiamo senza fermarci all’etichetta o a quello che altri possono dirci su quel vino perchè ognuno di noi ha percezioni differenti, tutte giuste e soggettivamente perfette.

Non mi resta che augurarvi buona stappata…e al prossimo articolo.

 

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One thought on “Che profumo ha il vino?

  1. roberto ha detto:

    Articolo bene fatto, complimenti a Simona.

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