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L’uva Grillo

Photo by Markus Winkler on Unsplash

Brevi cenni sulle uve Grillo

L’uva Grillo si presenta come una bellissimo grappolo dagli acini giallo sferici medio grandi…

Già molto anni fa l’uva Grillo era coltivata nel marsalese, in Sicilia, ed era principalmente utilizzato per produrre il tipico liquore Siciliano, il Marsala appunto.

Col passare degli anni venne sempre più utilizzato per produrre vini bianchi anche in purezza, ed oggi è apprezzato perchè è un vitigno autoctono, e quindi nativo del territorio di Sicilia che solitamente dato il clima favorevole da quelli parti, con leggere brezze marine, sole e piogge abbondanti ha una vendemmia quasi sempre abbondante.

Oggi grazie alla  criomacerazione, può essere vinificato in purezza e dona nel bicchiere vini di grande spessore organolettico, sapidi, profumati, e soprattutto con un buon potenziale di longevità, superiore a tutti i bianchi siciliani, ad eccezione di quelli dell’Etna.

La coltivazione delle uve Grillo

Date le sue peculiarità, rispetto alle altre uve, il Grillo presenta un grado zuccherino più alto anche rispetto ai suoi ‘cugini’ Insolia e Catarratto anche loro nativi di quelle parti e le zone più vocate per la produzione abbracciano le aree di Favarotta, Birgi e Petrosilena.

È un vitigno autoctono a bacca bianca che presenta acini medio grandi di colore giallo e sferici, il suo sistema di produzione è variato nel tempo, inizialmente e per molti anni è stato ad alberello, oggi dopo prove e fatica dei vignaioli è quasi tutto a spalliera bassa.

Caratteristiche dell’uvaggio

Possiamo dire che il Grillo ha diverse peculiarità, tra cui una delle più spiccate è senza dubbio la sua vocazione a diventare un vino di alto grado alcolico, superando a volte 15-16°. Proprio per questo motivo è un vino adatto ad essere invecchiato, anche in bottiglia per molto tempo, anche anni.

Abbinamenti in cucina

Per le sue forti personalità è adatto ad accompagnare bene piatti di pesce elaborato, evitando le zuppe rosse di crostacei e i pesci grassi di acqua dolce, il nostro consiglio è di abbinarlo a primi alla pescatora, o secondi di pesce bianco alla griglia o al forno, ma anche su una ratatouille è in grado di dare grande soddisfazione.

Per la nostra ‘Buona Stappata’, vi consigliamo di provare:

 

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