Tutto ebbe inizio nella storica Osteria Forte del ’48 di San Donà di Piave. Qui il giovane Luciano Canella viene incaricato da sua madre Giovanna, proprietaria di un’osteria a San Donà di Piave, di fornirle del vino da servire ai suoi clienti.

Nel 1988, la scelta non era per nulla vasta, e Luciano pensò di mettersi in prima persona a creare un vino leggero e beverino. Si fece regalare delle vecchie bottiglie di spuma dal tappo meccanico da un produttore locale, e le riempì di vino, spumantizzandolo e dolcificandolo artigianalmente.
Luciano ha l’intuizione della sua vita: preparare ed imbottigliare il Bellini, il già famoso aperitivo veneziano.
Da subito l’idea ha un grande successo e permette all’azienda di aprire le porte a molti mercati internazionali. Bellini infatti, è un aperitivo delicato e dal basso contenuto alcolico rappresenta al meglio la dolce vita italiana,.
Luciano riconosce che, per rappresentare all’estero un aperitivo italiano così iconico, ha bisogno di riproporlo nel modo più fedele e vicino alla ricetta originale.
Da qui, nasce l’idea di piantare il proprio pescheto a San Donà di Piave, da dove provengono una parte delle pesche bianche che tuttora vengono utilizzate per la preparazione del nostro Bellini.
A distanza di più di 30 anni, Bellini rimane tuttora il più importante aperitivo della nostra linea, ma a partire dagli anni duemila la famiglia si è allargata con altri aperitivi a base frutta, sapientemente creati e bilanciati con il nostro spumante brut.
Mimosa, con l’arancia rossa; Rossini, con le fragole provenienti dal consorzio Candonga in Basilicata e l’ultimissimo arrivato Puccini, con i mandarini del consorzio Ciaculli nel palermitano.

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