Nel 1947 alcuni agricoltori fondano a Cori la Cooperativa Cincinnato con l’obiettivo di trasformare e commercializzare le produzioni dei soci nonché favorire il progresso dell’agricoltura locale. Il nome fu scelto in onore di Lucio Quinzio Cincinnato, che nel 458 condusse la guerra contro la popolazione degli Equi. Ottenuta la vittoria, rifiutò onori e cariche pubbliche tornando alle sue terre, che la leggenda narra essere situate nella nostra zona.
Nel 1995 la Cincinnato dà inizio al progetto di qualità mirato alla valorizzazione e recupero ampelografico degli antichi vitigni autoctoni Nero Buono e Bellone.
Oggi è una moderna cantina che raggruppa 105 soci i cui terreni coprono una superficie di 550 ettari, che caratterizzano il panorama collinare di Cori. Si contraddistingue per la produzione di vini da rari vitigni autoctoni quali Nero Buono, Bellone, Cesanese e Greco, per il rispetto dell’ambiente e della natura e per la produzione di vini dall’ottimo rapporto qualità-prezzo.
I sistemi di allevamento classici sono il cordone speronato e il guyot. L’età media per vigneto è di 15 anni con un numero di ceppi per ettaro variabile dai 4000 a 5000. Il terreno è principalmente vulcanico nella zona a valle e calcareo a ridosso delle montagne.

Ogni vigneto è gestito secondo la tecnica della difesa integrata e non viene irrigato; alcuni di essi sono completamente biologici con relativa certificazione degli organismi di controllo. Le produzioni medie all’anno si attestano sui 90-100 quintali per ettaro.

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