C’erano una volta quattro fratelli: Leone, Giovanni Battista, Costantino e Giuseppe, che sul finire dell’800 si trasferirono da Costigliole d’Asti a Neive, nel cuore delle Langhe, per lavorare come mezzadri.
Radici comuni, ma un diverso destino: Leone morì in un incidente di caccia, mentre Giovanni Battista, dopo gli studi in seminario, divenne parroco di Caramagna. Costantino si arruolò nell’Arma dei Carabinieri, lasciando un segno nel mondo grazie a suo figlio Dante, passato alla storia come l’inventore della Fiat Cinquecento.

Giuseppe, infine, coltivò il sogno che abitava il suo cuore da sempre: riuscire ad avere una cantina in cui produrre il vino delle colline dove era nato.
Era un giorno di giugno del 1895 quando venne a sapere che a Borgonuovo di Neive era in vendita una cantina, al prezzo di tremila lire: una somma che non si sarebbe mai potuto permettere.

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