La Valle del Belbo, in particolare il paese di Cossano Belbo, ospita la sede dell’Azienda Toso, là dove le colline delle Langhe cominciano a salire più in alto e il Moscato diventa il vitigno più amato e rappresentativo.
Erano gli albori del 1900 – il 1910 per essere precisi – quando Vincenzo Toso sentì raccontare del Moscato e dei suoi vini spumeggianti e decise che bisognava raggiungere quelle zone per dare all’azienda una nuova personalità.
Dentro la collina c’è un terreno compatto ma accogliente, la “terra bianca”, fatta di marne calcaree e, qualche volta, di sottili infiltrazioni di sabbia. Un terreno magro, dalla fertilità contenuta, adatto alla coltivazione del vigneto, per fare vini fragranti.

Sopra la collina, la vite ha selezionato gli spazi migliori, quelli dove l’effetto climatico e l’alternanza tra il tempo bello e quello perturbato sanno regolare meglio il comportamento delle piante, da gennaio a dicembre di ogni anno e dall’alba al tramonto di ogni giorno.
La vite, qui, ha nomi conosciuti e prestigiosi: si chiama Moscato o Barbera, Cortese o Dolcetto, Favorita o Chardonnay, Freisa o, naturalmente, Nebbiolo.
Sono tutti vitigni allenati a fare vini dai caratteri piacevoli, fruttati, capaci di resistere al tempo e di presentarsi ogni anno con colori, profumi e sapori nuovi e irripetibili.

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