Il “Benuara” è un rosso siciliano energico e preciso, ben tratteggiato in ogni sua componente organolettica, tanto nei sentori varietali e primari, quanto in quelli secondari e terziari. Merito del lavoro svolto dalla cantina Cusumano, che decide di unire in un taglio un vitigno internazionale particolarmente legato al territorio siciliano, il Syrah, con l’autoctono per eccellenza, il Nero d’Avola. Ne nasce una bottiglia di presenza, dove corpo e struttura, derivanti anche dal buon tenore alcolico, non tolgono mai nulla a eleganza e bevibilità. Questo “Benuara” ha origine da un sapiente blend fra due vitigni a bacca rossa che, in Sicilia, sono in grado di raggiungere vette qualitative importanti, Nero d’Avola e Syrah. Le viti di queste due varietà sono giovani, e hanno poco più di 10 anni d’età; sono coltivate nei vigneti della Tenuta Presti e Pagni, poco lontani da Monreale, all’interno di terreni collinari argillosi, situati a circa 250 metri sul livello del mare. Gli acini, una volta portati nei locali adibiti alla vinificazione di Cusumano, macerano a freddo nel mosto per due giorni alla temperatura di 7 gradi, per poi fermentare alcoolicamente in acciaio, svolgendo anche la malolattica. Si passa dunque all’affinamento, svolto per 6 mesi in acciaio e, per il 20% della massa totale del vino, per 2 mesi in botti grandi di rovere. Il vino rosso “Benuara” firmato da Cusumano si manifesta, all’esame visivo, con un colore che richiama la tonalità del rubino, attraversato da lievi lampi più violacei nell’unghia. Profondo e stratificato il naso, costruito su note fruttate intense, arricchite da un sottofondo di spezie dolci. All’assaggio è di buon corpo, equilibrato e armonioso, contraddistinto da un sorso fresco e fasciante al palato, in cui la trama tannica risulta finemente levigata. Una bottiglia che mette d’accordo non solo gli appassionati di vini rossi, ma anche la principale critica di settore, nazionale e internazionale.

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