Il tannino viene spesso considerato il capro espiatorio della poca piacevolezza di tutti quei vini austeri e corposi che in bocca lasciano una sensazione astringente come di frutta poco matura, ma รจ sempre cosรฌ?
In primis definiamo il tannino e qual รจ la sua funzione nella lavorazione e successivamente nellโaffinamento del vino.
Il tannino รจ una componente chimica che fa parte della famiglia dei polifenoli ,e si trova nei vinaccioli (semi dellโacino), nei raspi e soprattutto nelle bucce.
Anche nei vini bianchi รจ presente il tannino anche se la percentuale รจ decisamente bassa perchรจ nella lavorazione delle uve a bacca bianca non รจ prevista la macerazione sulle bucce dove si concentra la maggior parte dei tannini.
La concentrazione di tannini sulle bucce conferisce una maggior austeritร ai vini come ad esempio il Sagrantino o il Nebbiolo che necessitano quindi di un lungo affinamento per poter garantire una maggior morbidezza rispetto ad altri vitigni che invece possono essere pronti anche subito come la Schiava o il Ciliegiolo.
Il tannino รจ inoltre una delle componenti dure del vino ed insieme allโaciditร bilancia le note morbide riequilibrando il corpo del vino, senza il tannino non potremmo mai avere vini bilanciati e soprattutto longevi.
Il Dolcetto รจ uno dei vini definiti poco tannici, Marchesi di Barolo ne fanno unโinteressante interpretazione con โMadonna del Donoโ. Le uve destinate alla produzione di questo vino provengono, in particolare, dai vigneti siti in localitร Madonna di Como, piccola frazione situata a pochi chilometri ad est del Comune di Alba, ad una altitudine media di circa 400 metri sul livello del mare.
La particolare composizione dei suoli e la fermentazione a temperatura controllata esaltano le caratteristiche di tipicitร del vitigno Dolcetto dโAlba che, per sua natura, produce un vino di colore rosso rubino con intense sfumature viola. Il profumo รจ fresco, fragrante e fruttato e ricorda immediatamente la ciliegia marasca. Il sapore asciutto, gradevolmente armonico, รจ dovuto alla bassa aciditร . Il Dolcetto dโAlba Madonna del Dono esprime le sue migliori caratteristiche nei primi anni di vita.
Tra i vini rossi morbidi e rotondi non possiamo non menzionare la Barbera, vitigno schietto e di immediata godibilitร .
La cantina Braida produce un eccellente Barbera dโAsti โMontebrunaโ DOCG, colore rosso rubino con sfumature porpora e note fruttate di piccole amarene e ciliegie.
Lโaffinamento di dodici mesi in grandi botti di rovere gli conferisce una buona struttura ma non lo appesantisce rendendolo perfetto su piatti della tradizione piemontese ma anche su risotti ai funghi o di carne.
Il Taurasi รจ invece uno dei vini piรน tannici in assoluto, corposo e granitico ci ricorda le terre dove viene prodotto.
Il celebre โRadiciโ della cantina Mastroberardino affina diciotto mesi in botti di rovere acquisendo eleganza ed armonia. Nel calice ritroviamo un meraviglioso rosso rubino dalle sfumature aranciate tipiche dellโaffinamento, al naso note fruttate e tostate di pepe nero e caffรจ.
Infine, il vitigno piรน tannico in assoluto, il meraviglioso Sagrantino di Montefalco.
Esemplare l’interpretazione della cantina Napolini che porta avanti la produzione del Sagrantino da ben quattro generazioni.
I tannini perfettamente integrati, eleganti e voluttuosi, colore rosso rubino con riflessi violacei ed un bouquet che spazia da frutta sciroppata a note floreali di violetta e rosa canina per chiudere poi su toni piรน cupi di tabacco e cacao.
Abbiamo visto come la componente tannica definisca la struttura e quindi anche la possibilitร di abbinamento con il cibo, spaziando da vini piรน semplici a quelli piรน complessi scegliendo il piรน adatto in base ai piatti che degusteremo.
Non mi resta che augurarvi buona stappataโฆe al prossimo articolo!