stappando.it enocultura a domicilio https://stappando.it enoteca online e scoperta del vino, bere bene a domicilio. Acquista vino enoteca online al miglior prezzo Wed, 21 Feb 2024 11:00:43 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.3 https://stappando.it/wp-content/uploads/2020/11/cropped-logo-verde-stappando-O-850x850-1-32x32.png stappando.it enocultura a domicilio https://stappando.it 32 32 Le Langhe di Barolo e Barbaresco, il futuro sarà sostenibile? https://stappando.it/62907-2/ https://stappando.it/62907-2/#respond Wed, 21 Feb 2024 10:57:03 +0000 https://stappando.it/?p=62907

 

Le Langhe, un tesoro nascosto tra le colline del Piemonte, sono da sempre il cuore pulsante della produzione vinicola italiana. In particolare, le denominazioni di Barolo e Barbaresco, celebri nel mondo per i loro vini straordinari, stanno attraversando un momento di riflessione profonda. Tra l’antica tradizione enologica e la necessità di adattarsi ai cambiamenti del mondo contemporaneo, le Langhe si interrogano sul futuro con un occhio attento alle radici e un altro proiettato verso nuove prospettive.

Le Langhe di Barolo e Barbaresco stanno vivendo un momento cruciale nella loro storia. Tra la vigna, l’identità e il valore, la sfida è preservare la ricca tradizione enologica, mantenere un legame profondo con il territorio e al contempo abbracciare l’innovazione necessaria per un futuro sostenibile. In questo delicato equilibrio risiede la promessa di un destino luminoso per una delle regioni vinicole più ammirate al mondo.

Vigna, il Terroir come Testimone 

Il concetto di “terroir” è fondamentale per comprendere l’anima delle Langhe. Ogni collina, ogni vigneto, racconta una storia unica attraverso le uve che produce. La cura meticolosa dei viticoltori locali si traduce in vini che portano con sé il carattere distintivo del territorio. Ma come preservare questo patrimonio di conoscenza e passione in un mondo sempre più globalizzato?

Identità, un Legame Profondo con la Tradizione

Le Langhe di Barolo e Barbaresco vantano una storia vinicola che risale a secoli fa. La produzione di vino è intrinsecamente legata alla cultura e all’identità di queste terre. Molti viticoltori continuano a seguire pratiche agricole tradizionali tramandate di generazione in generazione, preservando la purezza e l’autenticità dei loro vini. Tuttavia, si scontrano con la necessità di adattarsi ai mutamenti climatici e alle nuove sfide del settore.

Valore: Sostenibilità e Innovazione

Nel dibattito sul futuro delle Langhe, la sostenibilità gioca un ruolo centrale. I produttori stanno esplorando modi per ridurre l’impatto ambientale, implementando pratiche agricole sostenibili e abbracciando l’energia rinnovabile. Allo stesso tempo, l’innovazione in cantina è cruciale per mantenere elevati standard qualitativi e conquistare nuovi mercati. La sfida sta nel trovare un equilibrio tra la conservazione della tradizione e l’adozione di nuove tecnologie.

Il Futuro: Bilanciare Tradizione e Innovazione

Il futuro delle Langhe di Barolo e Barbaresco sarà plasmato dalla capacità di bilanciare tradizione e innovazione. I viticoltori devono essere custodi della ricca eredità vitivinicola, mentre abbracciano le opportunità offerte dalla modernità. La valorizzazione del territorio, la promozione di pratiche sostenibili e l’apertura a nuovi approcci enologici saranno chiave per mantenere la rilevanza internazionale di queste prestigiose denominazioni.

 

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Denominazione di Origine Controllata (DOC): Tracciare le Radici Vinicole https://stappando.it/denominazione-di-origine-controllata-doc-tracciare-le-radici-vinicole/ https://stappando.it/denominazione-di-origine-controllata-doc-tracciare-le-radici-vinicole/#respond Wed, 21 Feb 2024 10:53:23 +0000 https://stappando.it/?p=62151

Denominazione di Origine Controllata (DOC): Tracciare le Radici Vinicole

La denominazione di origine controllata (DOC) costituisce un elemento di fondamentale rilevanza nel complesso panorama enologico, fungendo da guida precisa nella definizione delle coordinate geografiche di provenienza dei prodotti vinicoli. Tale sistema di etichettatura, invece di essere mero marchio, rappresenta un distintivo condiviso da una vasta gamma di prodotti, sottolineando così l’importanza radicata nella tradizione e nella qualità.

1. Un’Etichetta, Non Solo un Marchio: L’Identità Condivisa

La sigla DOC non si limita a essere un marchio, bensì svolge la cruciale funzione di distintivo condiviso. Questo acronimo si erige a simbolo di appartenenza a una specifica regione e di aderenza a criteri produttivi rigorosi, delineando un’autentica identità vinicola.

2. Il Marchio DOC: Identità Visiva e Sensoriale Unica

Il marchio DOC, impresso sui prodotti, riveste un ruolo che va oltre la mera componente visiva. Esso diviene un emblema che, attraverso l’identificazione della terra d’origine, celebra il laborioso contributo degli agricoltori. Ogni marchio, intriso di storia, si presenta come un quadro vivido delle influenze territoriali sul prodotto finale, unico e inconfondibile.

3. Le Origini della DOC: Radici Negli Anni ’50

L’origine della denominazione di origine controllata affonda le sue radici negli anni ’50, quando l’avvocato Rolando Ricci la ideò come garanzia di qualità per il vino. Il decreto-legge del 1963, n. 930, costituisce il fondamento normativo che stabilisce le regole per l’applicazione della DOC, estendendosi anche a vini prestigiosi come il “Moscato Passito di Pantelleria” e il “Marsala”.

4. Paolo Desana: Custode del Patrimonio Vinicolo Italiano nel Tempo

La vera essenza della DOC si manifesta attraverso le mani sapienti degli agricoltori, eredi e custodi generazionali del ricco patrimonio vinicolo italiano. Paolo Desana, figura di rilievo come presidente della Federazione Nazionale delle Cantine Sociali e del Comitato Nazionale per la Tutela delle Denominazioni di Origine dei Vini, ha contribuito in modo significativo alla creazione di leggi vinicole storiche, unendo passato e presente.

5. Dalla DOC alla DOP: Ampliando la Portata Comunitaria

Oggi, il concetto DOC si è integrato nella categoria comunitaria DOP, insieme alla DOCG, ampliando la sua portata. Oltre a riflettere la diversità dei vini, questa classificazione abbraccia un patrimonio culturale e gastronomico più ampio, trasformando ogni bicchiere di vino DOC in un racconto avvincente della storia di una regione, della sapienza agricola locale e del profondo rispetto per le antiche tradizioni vinicole italiane.

 

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Conosciamo l’uva autoctona siciliana, il Frappato https://stappando.it/conosciamo-luva-autoctona-siciliana-il-frappato/ https://stappando.it/conosciamo-luva-autoctona-siciliana-il-frappato/#respond Wed, 06 Sep 2023 15:15:21 +0000 https://stappando.it/?p=59131

 

L’uva Frappato è una varietà di uva rossa originaria della Sicilia, in Italia. È una varietà autoctona molto interessante e unica che ha alcune caratteristiche distintive:

Regione di Coltivazione: L’uva Frappato è principalmente coltivata in Sicilia, la più grande isola dell’Italia, e in particolare nella zona sud-orientale dell’isola, nelle province di Ragusa e Siracusa. È spesso utilizzata nella produzione di vini locali come il Cerasuolo di Vittoria.

Storia della Vite: L’uva Frappato ha una lunga storia in Sicilia, ed è una varietà autoctona che ha radici antiche. La sua coltivazione e la produzione di vino in questa regione risalgono a secoli fa. Il vino Cerasuolo di Vittoria, un blend di Frappato e Nero d’Avola, è uno dei vini più noti prodotti con questa varietà e ha ottenuto lo status di DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita).

Peculiarità: Le uve Frappato sono piccole e dalla buccia sottile. I vini prodotti con queste uve tendono ad essere leggeri, freschi e aromatici. Hanno spesso note di frutta rossa, come ciliegie e fragole, e possono essere piacevolmente aciduli. Il Frappato contribuisce a rendere i vini molto bevibili e adatti a essere consumati giovani. La varietà è spesso utilizzata in blend con altre uve, come il Nero d’Avola, per creare vini più complessi e strutturati.

Il Cerasuolo di Vittoria è uno dei vini più emblematici dell’uva Frappato ed è noto per la sua eleganza e freschezza. La varietà è apprezzata per la sua versatilità, che consente ai produttori di sperimentare con stili diversi di vini rossi, ma il suo carattere unico e le sue radici storiche la rendono un’opzione affascinante per gli amanti del vino interessati alla tradizione enologica della Sicilia.

Caratteristiche dell’Uva Frappato:

  • Aspetto delle Uve: L’uva Frappato ha grappoli di dimensioni medie a compattazione media. Le uve stesse sono piccole o di dimensioni medie, di forma tondeggiante o leggermente ovale.
  • Colore delle Uve: Le uve Frappato hanno una buccia sottile e trasparente di colore rosso chiaro o rubino.
  • Aromi e Gusto: Le uve Frappato sono conosciute per il loro profilo aromatico unico, che include note di fragole, ciliegie, lamponi e fiori freschi. Queste uve tendono ad avere un buon equilibrio di acidità e tannini morbidi, il che le rende ideali per la produzione di vini freschi e fruttati.

Clima della Zona di Coltivazione: La Sicilia è caratterizzata da un clima mediterraneo, con inverni miti ed estati calde e asciutte. Queste condizioni climatiche sono favorevoli alla coltivazione dell’uva Frappato, che può maturare in modo ottimale sotto il sole siciliano.

Produzione di Vino con le Uve Frappato: La produzione di vino con le uve Frappato è concentrata principalmente nella regione sud-orientale della Sicilia, in particolare nelle province di Ragusa e Siracusa. Il vino più famoso prodotto con queste uve è il “Cerasuolo di Vittoria”, che è un vino rosso DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) della Sicilia.

Tipologie di Vino Prodotti con le Uve Frappato:

  1. Cerasuolo di Vittoria DOCG: Questo vino è prodotto principalmente con uve Frappato, spesso in blend con Nero d’Avola. Il Cerasuolo di Vittoria è un vino rosso secco che può variare dal leggero al medio-corpo. Ha un carattere fruttato, con note di ciliegie, fragole e spezie leggere. È noto per la sua freschezza e la sua capacità di invecchiare bene.
  2. Frappato Puro: In alcuni casi, i produttori scelgono di creare vini Frappato puri, cioè vini prodotti esclusivamente con uve Frappato. Questi vini tendono ad essere leggeri, eleganti e aromatici, con una forte espressione delle caratteristiche varietali dell’uva Frappato.
  3. Vini da tavola e IGT: Oltre al Cerasuolo di Vittoria, le uve Frappato possono essere utilizzate per produrre vini da tavola o vini con indicazione geografica tipica (IGT) della Sicilia. Questi vini possono avere una varietà di stili, a seconda delle preferenze dei produttori.

In generale, i vini prodotti con uve Frappato sono noti per la loro eleganza, freschezza e complessità aromatica. Sono spesso scelti per accompagnare la cucina siciliana e sono una scelta ideale per chi cerca vini rossi leggeri e versatili.

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Spumante Francese metodo tradizionale https://stappando.it/spumante-francese-metodo-tradizionale/ https://stappando.it/spumante-francese-metodo-tradizionale/#respond Thu, 10 Aug 2023 10:01:19 +0000 https://stappando.it/?p=58786

Gli spumanti francesi prodotti con il metodo tradizionale, noto anche come “méthode traditionnelle” o “méthode champenoise“, sono vini spumanti che vengono prodotti attraverso un processo di fermentazione in bottiglia. Questo metodo è ampiamente riconosciuto e utilizzato nella produzione di spumanti di alta qualità, inclusi lo champagne e molti altri spumanti francesi.

Ecco una panoramica del processo di produzione dei vini spumanti francesi mediante il metodo tradizionale:

  1. Fermentazione Primaria: Vengono raccolte uve di alta qualità, spesso varietà a bacca bianca come il Chardonnay, il Pinot Noir e il Pinot Meunier. Le uve vengono pigiate e il succo ottenuto viene fermentato per produrre il vino base, che è ancora tranquillo e non frizzante.
  2. Assemblaggio: In alcuni casi, vini base di varie annate e/o varietà possono essere miscelati (assemblati) per ottenere un profilo aromatico desiderato prima della fase successiva.
  3. Refermentazione in Bottiglia: Il vino base viene quindi mescolato con una piccola quantità di zucchero e lieviti (liqueur de tirage) e imbottigliato. La bottiglia viene quindi tappata con una chiusura provvisoria. La fermentazione continua avviene all’interno della bottiglia, creando anidride carbonica e alcol. Le bollicine si formano durante questa fase.
  4. Maturazione: Le bottiglie vengono poste a maturare su lieviti (sur lie) in posizione orizzontale. Questo processo di maturazione conferisce ai vini complessità aromatica e struttura.
  5. Remuage (Rimesaggio): Dopo la maturazione, le bottiglie vengono posizionate su cavalletti, testa in giù. Il remueur (lavoratore dello spumante) ruota manualmente ogni bottiglia in modo che i lieviti morti si accumulino nel collo della bottiglia.
  6. Dégorgeage (Degolatura): Una volta che i lieviti morti sono concentrati nel collo della bottiglia, viene eseguita la dégorgement. Il collo della bottiglia viene rapidamente raffreddato per congelare il sedimento di lievito. La bottiglia viene quindi aperta e la pressione espelle il tappo insieme al sedimento congelato.
  7. Dosaggio: Dopo la dégorgement, viene aggiunta una piccola quantità di liqueur d’expédition (una miscela di vino e zucchero) per bilanciare l’acidità e adattare il livello di dolcezza desiderato.
  8. Tappatura Finale: La bottiglia viene quindi tappata definitivamente con un tappo di sughero o una chiusura a corona e spesso sigillata con una capsula metallica.

Questo processo di produzione contribuisce alla complessità, al carattere e alla qualità degli spumanti francesi prodotti con il metodo tradizionale. È un processo laborioso e richiede un’attenzione particolare ai dettagli, ma è anche responsabile della notevole qualità dei vini spumanti prodotti in questa modalità.

In quali bicchieri si serve lo spumante Francese: Per servire spumanti come lo champagne, gli spumanti francesi o altri vini frizzanti, è consigliabile utilizzare bicchieri a forma di flûte o tulipano. Questi bicchieri sono progettati per concentrare gli aromi del vino e mantenere le bollicine più a lungo.

Dove vengono prodotti gli spumanti in Francia?

Nella regione della Loira, in Francia, vengono prodotti diversi tipi di vini, tra cui anche alcuni spumanti. La Loira è famosa soprattutto per i suoi vini bianchi, ma ci sono alcune sotto-regioni che producono anche spumanti di alta qualità.

Clima nella Loira: Il clima nella regione della Loira varia a seconda della sua estensione. La Loira si estende da ovest a est attraverso la Francia e comprende diverse sotto-regioni. In generale, la regione gode di un clima temperato influenzato dall’oceano Atlantico. Ciò significa che gli inverni sono relativamente miti e gli estati non eccessivamente calde. Tuttavia, il clima esatto può variare da zona a zona all’interno della Loira.

Territorio della Loira, Francia: La regione della Loira è famosa per la produzione di vini di alta qualità, inclusi spumanti e vini bianchi. La Loira è attraversata dal fiume omonimo ed è suddivisa in diverse sotto-regioni vinicole, ognuna con le sue caratteristiche uniche. Alcune delle sotto-regioni vinicole notevoli includono la Valle della Loira, conosciuta per i suoi splendidi castelli e vini bianchi come il Sancerre e il Pouilly-Fumé.

Vin de France: “Vin de France” è una designazione per i vini francesi che sono prodotti in un’ampia area geografica in Francia. Questi vini spesso seguono regole meno restrittive rispetto alle AOC (Appellation d’Origine Contrôlée) e possono rappresentare un’ampia varietà di stili e di territori.

Vino Frizzante Chardonnay: Il Chardonnay è una celebre varietà di uva bianca ampiamente coltivata in molte regioni vinicole del mondo. Viene utilizzata per produrre vini bianchi secchi e spumanti. I vini frizzanti Chardonnay possono variare dallo stile secco e croccante a quello più ricco e complesso, a seconda delle pratiche di vinificazione e delle decisioni del produttore.

 

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Alla scoperta della cantina Siciliana Judeka https://stappando.it/alla-scoperta-della-cantina-sicilia-judeka/ https://stappando.it/alla-scoperta-della-cantina-sicilia-judeka/#respond Fri, 04 Aug 2023 13:29:47 +0000 https://stappando.it/?p=58698

La cantina vinicola Judeka è un’azienda vinicola siciliana che si dedica alla produzione di vini di alta qualità. La loro sede è situata a Caltagirone, in Sicilia, un’area rinomata per la produzione di vini pregiati. Judeka è nota per la produzione di vini con un approccio innovativo e di alta qualità, spesso mettendo in risalto le caratteristiche distintive delle varietà di uve e del territorio siciliano.

La posizione della cantina in collina a 608 metri sul livello del mare offre un’atmosfera ideale per la coltivazione delle uve e per la produzione di vini di qualità. La scelta di costruire la cantina con materiali ecosostenibili è un indicatore del loro impegno per la sostenibilità ambientale. L’attenzione al rispetto della natura e delle uve tramite l’uso di tecniche di agricoltura biologica e l’accento sulla trasparenza sono aspetti importanti che dimostrano l’approccio etico e responsabile dell’azienda.

La particolare struttura della cantina conta numerose finestre e porte che non solo permettono l’ingresso del sole siciliano, ma che favoriscono la ventilazione naturale e contribuiscono a creare un ambiente ottimale per la lavorazione delle uve e la produzione dei vini.

Le bottiglie della cantina si presentano con etichette colorate, ispirate ai decori della tradizione artistica della ceramica di Caltagirone e del carretto siciliano che riflettono l’arte e l’estetica tipiche di queste due espressioni culturali. Un design eleborato che mette in evidenza un’atmosfera di eleganza e raffinatezza, attirando l’attenzione visiva.

Le uve autoctone Siciliane utilizzate dalla cantina Judeka

Uva Frappato: Il Frappato è una varietà di uva rossa autoctona della Sicilia, spesso coltivata nella zona di Vittoria. Questo uvaggio produce vini leggeri, aromatici e freschi, con note di frutta rossa e fiori. È spesso utilizzato in blend con un’altra varietà autoctona chiamata Nero d’Avola, creando vini bilanciati e caratteristici della zona. Il Frappato è apprezzato per la sua acidità vivace e la facilità di bevuta.

Uva Grillo: Il Grillo è un’altra varietà autoctona della Sicilia, spesso utilizzata nella produzione di vini bianchi freschi e aromatici. I vini Grillo possono presentare note di agrumi, fiori bianchi e frutta tropicale. Sono vini leggeri e vivaci, perfetti come bevande rinfrescanti durante le calde giornate estive.

Clima per la Vite in Sicilia: Il clima siciliano è mediterraneo, caratterizzato da estati calde e secche e inverni miti. Questo clima è particolarmente favorevole alla coltivazione della vite. Tuttavia, è importante notare che ci possono essere variazioni significative nel clima e nel terroir in tutta la Sicilia, il che porta a una diversità di stili di vino e profili aromatici. Ad esempio, la parte occidentale dell’isola è influenzata dal Mar Mediterraneo e ha un clima più fresco rispetto alle aree interne e orientali.

In generale, i vigneti della cantina Judeka beneficiano di molte ore di sole durante l’anno, che aiutano le uve a maturare completamente. L’influenza del mare è inoltre importante per moderare le temperature e mantenere un clima relativamente temperato, specialmente lungo le coste. Questa combinazione di calore, luce solare e moderazione marina crea condizioni ideali per la produzione di uve di alta qualità.

 

Blandine Vino Bianco Terre Siciliane IGT 2022 – Judeka

Il prezzo originale era: €12,90.Il prezzo attuale è: €10,90.

Cerasuolo Di Vittoria DOCG 2021 – Judeka

Il prezzo originale era: €16,90.Il prezzo attuale è: €13,90.

Grillo Sicilia DOC 2023 – Judeka

Il prezzo originale era: €12,90.Il prezzo attuale è: €10,90.

Vino bianco ‘Frabianco’ da uve Frappato 2022 – Judeka

Il prezzo originale era: €12,90.Il prezzo attuale è: €10,90.

Vittoria Frappato DOC 2021 – Judeka

Il prezzo originale era: €15,90.Il prezzo attuale è: €12,90.

Vittoria Nero D’avola DOC 2021 – Judeka

Il prezzo originale era: €15,90.Il prezzo attuale è: €10,50.
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Il vermentino Toscano, terroir, stile e unicità https://stappando.it/il-vermentino-toscano-terroir-stile-e-unicita/ https://stappando.it/il-vermentino-toscano-terroir-stile-e-unicita/#respond Fri, 04 Aug 2023 12:44:18 +0000 https://stappando.it/?p=58692

Il Vermentino è un vitigno bianco che produce vini freschi e aromatici, ed è coltivato in diverse regioni italiane, tra cui la Toscana e la Sardegna. Vediamo le differenze tra il Vermentino toscano e quello sardo, nonché le peculiarità, la zona di coltivazione, il clima e i pregi e difetti del Vermentino toscano.

Differenze tra Vermentino toscano e sardo:

  1. Terroir: Il Vermentino toscano e quello sardo possono essere influenzati dal terroir locale, che include fattori come il suolo, il clima e l’altitudine. Questi fattori possono contribuire a differenze subtili nel profilo aromatico e di gusto dei vini.
  2. Clima: Le due regioni hanno climi leggermente diversi, il che può influenzare la maturazione dell’uva e quindi il carattere del vino. Ad esempio, il Vermentino toscano può avere espostizioni diverse al sole e un clima leggermente più fresco rispetto a quello sardo.
  3. Stili di vinificazione: Anche le pratiche di vinificazione adottate dai produttori possono variare, influenzando il profilo del vino. Alcuni produttori possono optare per un’affinazione in botti di legno, che può dare al vino toscano una sottile nota di vaniglia o legno, mentre altri preferiscono un approccio più fresco e fruttato.

Peculiarità del Vermentino toscano: Il Vermentino toscano è noto per essere un vino fresco, aromatico e di solito asciutto. Le sue caratteristiche possono variare a seconda della zona esatta di coltivazione e delle scelte enologiche, ma in genere presenta note di agrumi, fiori bianchi, pesca e, talvolta, un tocco di erbe aromatiche. Ha spesso un’acidità vivace che ne fa un vino perfetto da abbinare a piatti a base di pesce, frutti di mare, insalate e piatti leggeri.

Zona di coltivazione del Vermentino toscano: Il Vermentino è coltivato in diverse parti della Toscana, principalmente lungo la costa tirrenica, in zone come la Costa degli Etruschi e la Maremma. Queste aree costiere beneficiano di una moderata influenza marittima, che può contribuire a mantenere freschezza e acidità nell’uva.

Clima del Vermentino toscano: Il clima della Toscana varia a seconda della zona, ma in genere ha estati calde e asciutte e inverni moderati. Lungo la costa, l’influenza marittima può contribuire a temperature più miti, mantenendo l’acidità nell’uva.

Pregi e difetti del Vermentino toscano:

Pregi:

  • Freschezza e acidità che lo rendono versatile in abbinamenti culinari.
  • Aromi fragranti e complessi che riflettono il terroir e il clima.
  • Adatto al consumo giovane, ma alcune versioni più strutturate possono anche invecchiare bene.

Difetti:

  • A seconda dello stile, alcuni Vermentini possono essere troppo leggeri per i gusti di chi preferisce vini più corposi.
  • Poca struttura e profondità nei vini giovani, in alcuni casi.

In generale, il Vermentino toscano è una scelta eccellente per chi cerca un vino bianco aromatico e rinfrescante con carattere locale e stile distintivo.

 

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Differenze: vermentino di Sardegna e vermentino di Gallura https://stappando.it/differenze-vermentino-di-sardegna-e-vermentino-di-gallura/ https://stappando.it/differenze-vermentino-di-sardegna-e-vermentino-di-gallura/#respond Thu, 03 Aug 2023 12:55:46 +0000 https://stappando.it/?p=58665

Il Vermentino di Sardegna e il Vermentino di Gallura sono due noti vini prodotti in Sardegna, Italia, entrambi a base del vitigno Vermentino. La Sardegna è una regione con una tradizione vinicola secolare e offre condizioni favorevoli per la coltivazione della vite.

Ecco alcune informazioni sulle denominazioni di origine Vermentino di Sardegna e Vermentino di Gallura, nonché sul territorio vinicolo sardo e il clima della Sardegna per la produzione di vini:

  1. Vermentino di Sardegna: Il Vermentino di Sardegna è un vino prodotto in tutta l’isola della Sardegna, con uve Vermentino provenienti da diverse aree vinicole sardigne. La sua produzione è regolamentata come DOC (Denominazione di Origine Controllata) dal sistema di classificazione italiana per i vini. I vini DOC Vermentino di Sardegna sono generalmente caratterizzati da freschezza, acidità e note fruttate.
  2. Vermentino di Gallura: Il Vermentino di Gallura è una DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), la più alta classificazione per i vini italiani. Questo vino è prodotto nella regione di Gallura, nel nord-est della Sardegna. La zona di Gallura è particolarmente rinomata per la produzione di Vermentino di alta qualità, con vini che spesso presentano maggiore struttura e complessità rispetto ad altre versioni di Vermentino.
  3. Territorio vinicolo sardo: La Sardegna è un’isola ricca di diversità paesaggistica e presenta diverse zone vitivinicole con caratteristiche specifiche. Le regioni più rilevanti per la produzione di vini includono Gallura nel nord-est, Campidano di Terralba e Mandrolisai nel centro-sud, e le colline di Cagliari e di Ogliastra.
  4. Clima della Sardegna per i vini: Il clima della Sardegna è generalmente mediterraneo, caratterizzato da estati calde e secche e inverni miti e umidi. Tuttavia, ci sono variazioni significative a causa del terreno montuoso e dell’influenza del mare circostante. Queste variazioni climatiche contribuiscono a creare condizioni uniche per la coltivazione delle uve Vermentino e l’elaborazione dei vini.
  1. Le temperature calde e soleggiate durante la stagione di crescita favoriscono una maturazione ottimale delle uve, contribuendo a mantenere l’acidità e a sviluppare aromi fruttati nei vini. Gli inverni umidi possono rappresentare una sfida, richiedendo una gestione adeguata della vigna per prevenire malattie fungine.

Complessivamente, il clima e il terreno della Sardegna contribuiscono a creare vini Vermentino distinti e di alta qualità, con caratteristiche uniche a seconda delle diverse zone di produzione.

 

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I vini rossi Principi di Bolgheri: Un Viaggio nel Cuore Enologico della Toscana https://stappando.it/i-vini-rossi-principi-di-bolgheri-un-viaggio-nel-cuore-enologico-della-toscana/ https://stappando.it/i-vini-rossi-principi-di-bolgheri-un-viaggio-nel-cuore-enologico-della-toscana/#respond Sat, 03 Jun 2023 03:00:42 +0000 https://stappando.it/?p=57325

 

La Toscana è famosa in tutto il mondo per i suoi vini di qualità, ma se c’è una zona che incarna l’eccellenza enologica di questa regione, è sicuramente Bolgheri. Situato nella provincia di Livorno, questo territorio unico è noto per produrre alcuni dei vini più rinomati e amati al mondo. 

La storia vitivinicola di Bolgheri ha inizio nel XIX secolo, quando la famiglia Della Gherardesca decise di introdurre varietà di uve internazionali nella regione. In precedenza, la produzione di vino si basava principalmente su varietà locali, ma grazie all’apertura verso nuove tecniche e vitigni, Bolgheri divenne un luogo di sperimentazione e innovazione enologica.

Un importante capitolo nella storia di Bolgheri si apre negli anni ’60, quando il conte Mario Incisa della Rocchetta creò il Sassicaia, uno dei primi vini di grande successo a emergere dalla zona. La sua visione di produrre vini di alta qualità, ispirandosi ai grandi vini francesi, ha contribuito a porre Bolgheri sulla mappa delle zone dei migliori produttori italiani.

Negli anni successivi, sempre più produttori si sono uniti alla sfida di creare vini di classe mondiale a Bolgheri. L’introduzione di varietà come il Cabernet Sauvignon, il Merlot e il Cabernet Franc ha dato vita a vini che hanno guadagnato rapidamente fama internazionale,si crea così il mito dei “Supertuscans”.

Le particolari caratteristiche del suolo, composto da sabbia e argilla, insieme al clima mediterraneo temperato, hanno fornito un terreno fertile per la coltivazione di queste varietà e hanno contribuito a creare vini unici e distintivi.

Oggi esploreremo “I Principi di Bolgheri”, tre vini straordinari che rappresentano appieno la bellezza e l’autenticità di questa zona.

Cominciamo con “Il Bruciato” di Tenuta Guado al Tasso, un vino che incanta i palati di chiunque lo degusti. Prodotto con cura e passione da una delle tenute più prestigiose della zona, “Il Bruciato” è un rosso che si distingue per la sua intensità e la sua struttura equilibrata. Le uve coltivate sui terreni unici di Bolgheri donano a questo vino un carattere distintivo, con note fruttate e speziate che si fondono armoniosamente. È un vino che cattura l’anima di Bolgheri in ogni sorso.

Proseguiamo con “Le Volte dell’Ornellaia” di Tenuta Ornellaia, una delle etichette più celebrate e riconosciute in tutto il mondo. Questo vino rosso è un vero e proprio capolavoro dell’enologia bolgherese, con un profilo aromatico complesso e una struttura elegante. Le uve utilizzate per produrre “Le Volte dell’Ornellaia” sono coltivate con cura e attenzione, beneficiando del clima mite e della particolare conformazione dei terreni di Bolgheri. Il risultato è un vino che affascina i sensi con le sue note di frutta matura, spezie e un tocco di cioccolato fondente.

Infine, incontriamo “Stupore” dell’azienda Campo alle Comete, un vino che porta il nome perfetto. Questo vino rosso esprime tutta la magia di Bolgheri, con una complessità e una profondità che lasciano senza parole. “Stupore” è prodotto con un attento assemblaggio di diverse varietà di uve, che si combinano armoniosamente per creare un bouquet di aromi intensi e un gusto straordinario. È un vino che cattura l’essenza del territorio di Bolgheri, donando emozioni uniche ad ogni sorso.

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Due passi tra storia e vitigni della Valpolicella https://stappando.it/due-passi-tra-storia-e-vitigni-della-valpolicella/ https://stappando.it/due-passi-tra-storia-e-vitigni-della-valpolicella/#respond Mon, 20 Feb 2023 23:00:06 +0000 https://stappando.it/?p=55224

La Valpolicella è una delle zone vinicole più famose d’Italia, e i suoi vini sono apprezzati in tutto il mondo. Ma quali sono i vitigni che caratterizzano questa zona? E quali sono le storie che si nascondono dietro ai vini della Valpolicella? Ecco alcune curiosità che sicuramente non conoscevi sui vini di questa splendida regione.

I vitigni della Valpolicella

I vitigni autoctoni della Valpolicella sono tre: il Corvina, il Rondinella e il Molinara. Il Corvina è un vitigno a bacca rossa molto diffuso in Veneto, ed è proprio grazie a questo vitigno che si ottengono i vini più pregiati della zona, come l’Amarone e il Recioto. La Rondinella, invece, è un vitigno a bacca rossa meno diffuso, ma altrettanto importante per la produzione dei vini della Valpolicella. Infine, la Molinara è un vitigno a bacca bianca utilizzato per la produzione di alcuni vini bianchi della zona.

La storia dei vini della Valpolicella

I vini della Valpolicella hanno una storia antichissima: già Plinio il Vecchio, nella sua opera Naturalis Historia, parlava di questi vini, definendoli “vinum ex cellis”. I vini della Valpolicella erano infatti prodotti in cantine scavate nella roccia, e questa tradizione è ancora oggi molto diffusa in zona.

Nel corso dei secoli, i vini della Valpolicella hanno subito diversi cambiamenti: uno dei più importanti è stato sicuramente l’invenzione dell’Amarone, avvenuta nel XVI secolo. L’Amarone è un vino particolare, ottenuto dai vitigni Corvina, Rondinella e Molinara, che vengono lasciati appassire per diverse settimane prima della fermentazione. Questo processo conferisce al vino un sapore unico, intenso e deciso, che lo rende uno dei vini più apprezzati al mondo.

Abbinamenti tra vini e cibo del territorio

I vini della Valpolicella sono ottimi sia da soli che in abbinamento con i piatti tipici del territorio. Tra i vini più famosi della zona, l’Amarone è sicuramente quello che si sposa meglio con i piatti più ricchi e saporiti, come la selvaggina o i formaggi stagionati. Il Recioto, invece, è un vino dolce che si sposa bene con i dessert o con i formaggi freschi. Infine, i vini bianchi della Valpolicella come il Soave sono ottimi sia come aperitivo che come accompagnamento per i piatti leggeri.

foto by @unsplash.com

 

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I vini da uve leggermente appassite https://stappando.it/i-vini-da-uve-leggermente-appassite/ https://stappando.it/i-vini-da-uve-leggermente-appassite/#respond Thu, 16 Feb 2023 09:10:55 +0000 https://stappando.it/?p=55244

Cosa sono i vini da uve passite

Iniziamo col dire che i vini sono prodotti con uve che vengono raccolte nel momento migliore della maturazione, a discrezione della cantina in base a  vari fattori, il clima in primis, e a che tipo di vino si vuole andare a produrre.

Ci sono le vendemmie tardive, le vendemmia anticipate e altri vari tipi di raccolto

Qualche produttore audace prova a sperimentare nuove tecniche di lavorazione oltre le più conosciute.

Tra queste spicca la produzione con uve leggermente appassite, che non è da confondere con i vini passiti che vengono prodotti totalmente con uve appassite che restano molto più tempo ad asciugare sui rami.

In questo scenario di produzioni di uve appassite, troviamo la cantina Barbanera ad oggi una realtà solida nella produzione di tali vini.

La passione della famiglia per il vino è stata custodita negli anni, arrivando oggi alla quarta generazione. Ognuno dello staff l’ha respirata fin da bambino ed oggi più che mai è diventato un lavoro che fa guardare al futuro, consapevole del nostro passato e delle tradizioni tramandate.

È una storia fatta di persone, sacrifici, di legami forti e duraturi e di intuizioni vincenti. È l’impegno di una vita, ma anche il frutto della nostra ambizione e dei sogni che negli anni, sono diventati realtà.

E proprio una di queste intuizioni vincenti è stata la produzione di vini da uve leggermente appassite.

Come nascono le uve appassite

Questo tipo di vino si ricava generalmente ponendo le uve raccolte tardivamente sui rami della vite, e si attende del tempo prima di raccoglierle e produrre il vino. Questa tecnica asciuga le uve, non tanto quanto altri produttori le asciugano per produrre il Passito, ma in ogni caso le uve private di un poco di acqua risultano più amabili al palato.

I vini prodotti con uve leggermente appassite

I due vini prodotti dalla cantina con uve leggermente appassite sono un bianco e un rosso, vengono nominati come special edition.

Il vino rosso

Il colore rosso profondo ed intenso, sfuma in delicati riflessi violacei. Sentori spiccati di frutti rossi, di ciliegia ed amarena, sono perfettamente legati alla trama complessa di spezie dolci e sentori vanigliati. Di corpo ed eleganza, è setoso in bocca e vellutato al gusto con i suoi tannini morbidi e strutturati. È un vino che si accompagna bene ad arrosti di carni rosse, selvaggina e formaggi a pasta molle.

Il vino bianco

Il colore giallo paglierino limpido è caratterizzato da delicati rilessi verdognoli. Al naso il bouquet rivela note floreali di gelsomino, sentori agrumati ed eleganti profumi di frutta tropicale. Il gusto è pieno e minerale, dalla lunga persistenza e dalla buona struttura. Si consigliano abbinamenti con verdure grigliate, carpacci e zuppe a base di pesce, carni bianche al forno.

Foto by @unsplash.com

 

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