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I vini del Friuli più cool per l’estate!

Photo by Zan on Unsplash

Regione decisamente vocata alla produzione dei vini a bacca rossa (67% a bacca rossa – 33% a bacca bianca), Il Friuli vede crescere sul proprio territorio vitigni autoctoni e vitigni internazionali che hanno trovato nel mix di terreno, esposizione e metodo di coltivazione il perfetto terroir.  Accanto alla presenza imponente di alcuni protagonisti indiscussi della scena enologica mondiale troviamo interessanti esempi di vini bianchi che trovano in questa regione la massima espressione delle caratteristiche organolettiche che li caratterizzano.

Parlando del Friuli non possiamo non accennare alla lunga diatriba, che porta ancora scie di malumore tra i contendenti, relativa alla denominazione “Tocai” assegnata al vitigno friulano.

Fino agli anni ‘90 il vitigno Friulano prendeva il nome storico e famoso di Tocai Friulano. Alcuni accordi tra Italia e Unione Europea del 1993 hanno vietato l’utilizzo del nome “Tocai” a partire dal marzo del 2007, in quanto troppo simile a quello della DOC ungherese del vino Tokaji e all’omonima zona di produzione anche se si è poi appurato quanto i due vitigni siano completamente diversi e la somiglianza sia solo relativa al nome.

Parlando quindi di grandi vini della regione, protagonisti del panorama non solo italiano ma anche internazionale troviamo il Friulano Colli della cantina Livon.

Ci troviamo nel lembo estremo che rappresenta l’ultimo baluardo d’Italia verso l’Europa orientale: il Collio e i Colli Orientali del Friuli, qui nel 1964 Dorino Livon acquista il primo appezzamento sulle colline del Collio e a quello, un poco alla volta, ne aggiunge altri. 

Il friulano della linea Collio è di un brillante giallo paglierino con caratteristici riflessi verdognoli ed un profumo personale, con delicato aroma e sentore di mandorla. Il sapore è pieno, di corpo, asciutto ed armonico. Perfetto anche in abbinamento ad una tipicità gastronomica della regione come il prosciutto San Daniele.

Parlando di vitigni internazionali presenti nella regione sicuramente un posto importante lo occupa il Sauvignon; interessante l’interpretazione che ne fa la cantina Il Carpino con uve provenienti dalla vigna Runc.

Il Carpino sorge a San Floriano del Collio, a ridosso del confine della Slovenia, in una terra particolarmente vocata per la coltivazione della vite. 

L’impostazione di carattere familiare di cui l’azienda può vantarsi permette di controllare tutte le fasi del processo, dalla vinificazione alla commercializzazione del prodotto per essere testimoni ed interpreti del proprio territorio ma anche custodi del paesaggio.

Il Sauvignon “Villa Runc” , dai vigneti più giovani della cantina, si mostra di colore giallo paglierino brillante, al naso le note minerali tipiche di questo territorio accompagnano sentori vegetali e di fiori di sambuco. Ottima persistenza.

Altro vitigno internazionale ma che ha ha trovato ampio spazio in questa regione è il Pinot grigio. L’origine del nome francese “pinot” deriva dalla parola “pin”, ossia “pino”, la forma del suo grappolo si presenta infatti come una piccola pigna, caratteristica che accomuna tutti i vitigni dal nome “pinot“.

La cantina storica Casali Maniago produce un interessante Pinot grigio con spremitura soffice delle uve e separazione immediata delle bucce, fermentazione a temperatura controllata (18 °C) per favorire lo sviluppo e la conservazione dei profumi primari più delicati e caratteristici.

Colore giallo paglierino brillante con lievi riflessi ramati, profumo delicato e gradevole con note fruttate di mela Golden e floreali di sambuco e mandorlo. Il finale è piacevolmente agrumato con scorza di pompelmo e cedro in evidenza. Il gusto è asciutto, fresco, pieno e gentile di ottima avvolgente e persistenza. Armonico e fine al sapore, il finale sviluppa su gradevoli note minerali e varietali tipiche del vitigno.

Una curiosa incursione, infine, nel mondo dei Traminer con il “Glere” della cantina Forchir, 100% uve Gewürtztraminer provenienti dal vigneto di Camino al Tagliamento (Udine).

Un intenso bouquet fruttato e floreale che spazia dalla rosa canina al ribes e succosi frutti a polpa bianca. Un coraggioso abbinamento, rimanendo in tema di gastronomia locale, con il gorgonzola o, scegliendo connubi più rassicuranti, antipasti e piatti a base di crostacei.

Non mi resta che augurarvi buona stappata…ed al prossimo articolo!

 

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